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venerdì 28 ottobre 2016

Guglielmo Carcano e Washington meglio degli olimpionici


Guglielmo Carcano: quarto anno di economia all’University of Washington, vittoria alla Head of The Charles di Boston. Nessuna dicotomia, la realtà di un gruppo di ragazzi determinati che studiano da universitari e da campioni. L’italiano (e moltrasino!) Elmo è salito sul podio, sul gradino più alto per giunta, della gara autunnale più importante al mondo che vede la partecipazione di 350 imbarcazioni provenienti da tutto il mondo tra cui due di grande peso e valore: un’ammiraglia era formata dagli otto migliori atleti del mondo mentre quella della Gran Bretagna schierava sei atleti campioni olimpici.

Elmo e i suoi compagni se ne infischiano dei titoli. La gara prevede che le imbarcazioni partano distanziate l’una dalle altre da 10 massimo 15 secondi dalla precedente (come per la gara di Fondo sul Po). I purple di Washington, con Elmo al secondo carrello, decidono di partire immediatamente all’inseguimento della barca che li precede, l’ammiraglia britannica, e palata dopo palata, contrastando anche il forte vento, li superano. L’entusiasmo per aver agguantato la barca inglese li spinge a sfidare pure la barca favorita in cui spiccano il neozelandese Drysdale e il croato Martin (rispettivamente oro e argento olimpici nel singolo a Rio), il norvegese Olaf Tufte (bronzo a Rio nel doppio alla sua quinta apparizione ai giochi olimpici) ed Eric Johannesen (capovoga dell'ammiraglia tedesca, argento a Rio). Dopo diversi tentativi, tra le anse del fiume Charles che attraversa Boston, gli Husky (così si chiamano gli atleti dell’University of Washington) riescono a superare anche l'8 delle leggende. 

Potrebbe bastare così ma i tempi decretano addirittura la vittoria dell’ammiraglia della Washington University che distanzia la seconda imbarcazione di ben 12 secondi. Gioia e motivazione nelle parole di Elmo: “Il confronto con i grandi del canottaggio trasmette una rinnovata energia che avrò modo di mettere in campo nella prossima stagione remiera e sui banchi universitari che a giugno mi dovrebbero portare alla laurea in business administration”. Doppio traguardo allora: complimenti e in bocca al lupo!

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